YouTube – La passione

 

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La passione – YouTube
Regia: Antonio Puhalovich.
Trama: Incipit, Via Crucis, Morte.

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YouTube – Caparezza – Vieni A Ballare In Puglia $videoclip$

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Pannolini lavabili per evitare gli usa e getta, con sommo vantaggio per l’ambiente e la collettività.

Pannolini con tutte le virtù

Qualche tempo fa gli ecologisti inglesi proposero al governo di regalare a ogni neonato un kit di pannolini lavabili per evitare gli usa e getta, con sommo vantaggio per l’ambiente e la collettività.

Per fortuna l’idea si sta facendo strada, a livello locale, anche nell’Italia dei rifiuti che continuano ad aumentare.

I 2,2 miliardi all’anno di pannolini usati e gettati nel nostro paese ogni anno richiedono 600.000 tonnellate di pasta di legno e un gran dispendio di energia, acqua, sostanze chimiche e materie plastiche. E diventano poi il 4 per cento dei rifiuti solidi urbani; una tonnellata per ogni bambino, nei suoi primi tre anni di vita. Non riciclabili, si degradano in centinaia di anni e in discarica sono possibile veicolo di agenti patogeni. Oltretutto sono costosi: per le famiglie che spendono nei tre famosi anni fino a 2.000 euro, e per la collettività che si sobbarca gli oneri di smaltimento.

Si dirà: comodi però, molto più comodi degli antichi ciripà lavabili di stoffa. Ma c’è una versione aggiornata, «rivoluzionaria» dei ciripà che ha nettissimi vantaggi ecologici, economici, perfino sanitari. Abbatte il consumo di risorse e la produzione di rifiuti, riduce il costo sui tre anni (dai 2.000 euro degli usa e getta a 350-400 del kit di pannolini riusabili), è più sana per la pelle del bambino, e risparmia perfino acqua. E invece che da multinazionali, può essere prodotta da piccole aziende locali. Benvenuti, ecopannolini: una mutandina di cotone alla quale si applicano uno o due inserti, ed è la parte che va in lavatrice; all’interno si inserisce ogni volta un sottile velo raccogli popò destinato al wc.

Il Comune di Reggio Emilia ha condotto con successo una sperimentazione con un campione difficile: le famiglie numerose da tre a otto figli. Pinuccia Montanari, assessore all’Ambiente del Comune, spiega: «Volevamo essere sicuri che il sistema, oltre a far risparmiare per ogni bambino fino a 1.500 euro alla famiglia e rifiuti alla collettività, non significasse un sacrificio di tempo, una scomodità. Nascono in media nel Comune di Reggio 1.700 bambini all’anno.

Se tutti passassero ai lavabili sarebbero 2.500 tonnellate di spazzatura non riciclabile in meno: 200.000 euro risparmiati nello smaltimento. Così, nel 2008 il Comune intende incentivare la diffusione degli ecopannolini contribuendo a una parte del costo totale del kit». La sperimentazione è iniziata anche nel sistema degli asili nido di Reggio, noti in tutto il mondo. Comune di Dro, provincia di Trento, non lontano dall’Austria, dove gli ecopannolini sono assai prodotti e usati.

Degli attuali centoventi pupi fra zero e tre anni che crescono nella bella valle, ormai il 30 per cento indossa gli ecopannolini. Spiega l’assessore Alberto Sommadossi: «Abbiamo chiesto alle mamme in gravidanza un’ora di attenzione per illustrare loro questa possibilità. In una prima fase regalavamo un kit completo a tutti i neonati, adesso contribuiamo al 50 per cento della spesa totale: 200 euro, che sono poi quelli che il comune spenderebbe per smaltire i pannolini usa e getta di un singolo bambino. Molte mamme sono entusiaste e motivate perché questo comportamento ecologicamente virtuoso è anche facile da gestire, sano per il bambino, fa risparmiare molto, contribuisce a un’educazione naturale».

Maserada (Tv), premio comune riciclone 2006, vende direttamente con ipersconto del 70 per cento i pannolini che acquista all’ingrosso da un produttore. Ormai i comuni che incentivano o almeno informano sugli ecopannolini sono numerosi e da imitare.
Secondo il sito dei Comuni virtuosi e lo sportello Ecoidea della provincia di Ferrara, offrono incentivi e informazione Nove, Rosà e Tezze sul Brenta (Vi), Torre Boldone (Bg), Acquanegra cremonese (Cr), in Val di Fiemme Capriana, Carano, Catsello-Molina di Fiemme, Cavalese, Panchià, Tesero, Varena e sempre nel Trentino Mezzocorona, Giovo, Mezzolombardo.

Marinella Correggia
www.ilmanifesto.it
(immagine:www.ecobaby.it)

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Un piacere …

Ciao …
un favore … ho realizzato il ‘sito’ di Franco, ci potresti andare:
http://www.agenziasardegna.blogspot.com/
e cliccare sugli annunci pubblicitari?
Sto provando le funzionalità di Google  Ad Sense (interessanti) … le conosci?
Grazie
 
P.S. Si accettano consigli e suggerimenti!!!
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Buon Natale e Felice 2007

Ecco un balletto augurale per te…
Clicca QUI

Buon Natale e Felice 2007
Orazio

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Discussione su Jordan

 

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Jordan

Giordania

 

Per comprendere quanto la Giordania sia lontana dall’essere un luogo comune, occorre incrociare lo sguardo delle donne. E’ un paese che si coniuga al femminile e non solo per genere.

La donna è coperta. Questa è la condizione che mi permette di comprendere le ragioni dell’immaginazione. La donna è il paradigma di una terra che non si scopre, che custodisce accuratamente le sue ricchezze allo scopo di mostrarle naturalmente; è una donna dai fianchi appena accennati o voluttuosi, a seconda dei punti di vista. Il pesante drappo nero, il sottile velo bianco, suscitano rabbia mista ad indifferenza, una condizione forse imposta dall’altro genere o dalle mode fondamentaliste. Mi piace pensare all’eleganza con cui la donna accelera per non raggiungere mai il suo uomo, sublime affresco di conquista che dura a distanza di tempo e che la tradizione spesso vanifica.

Spesso siamo abituati a vedere perfettamente i contorni evitando per opportunismo o per semplicità gli sguardi diretti, quelli cioè che suscitano imbarazzo reciproco. Io ho cercato fortemente lo scontro, una lotta armata tra la loro e la mia immaginazione. L’unico modo per scoprire attraverso la mente che tutto è straordinariamente manifesto.

La femminilità raggiunge la sua determinazione scegliendo un cammino che conduce alla città cangiante. Un percorso in cui l’entrata coincide con l’uscita: quasi una metafora di chi la vita la concepisce ed a cui ciascuno si rivolge, in un’altra forma, nel momento del trapasso verso il definitivo. La vita scorre come un orologio al contrario, i corpi caldi e chiari seguono quelli ombrati ed indecisi, la fatica si stempera in un senso condiviso di vertigine.

Modello di scambio strutturale è la religione. La ritrovi sotto forma di fortezze, avamposti adattati a seconda dei rituali, luminosi esempi di come le invasioni asimmetriche possano tradursi nella mancanza di templi antichi dedicati al credo attuale.

Non si comprende, tuttavia, come questa armonia, queste curve di pietra disegnate da una costola di sabbia possano essere minate dal più lungo filo spinato della terra. I confini emettono continuamente un sibilo, non sono lasciati alle dune, sono mutevoli per artifizio. Una spina dorsale che non sostiene, che non permette di incrociare le dita, un luogo che per ragion di stato non emette odori, ma dove si percepisce forte la coltre di piombo. Il fiume, schiacciato ormai dal senso del dovere, a tratti indossa i vestiti color verde militare, lavati ed asciugati nelle sue acque battesimali. Ma questo capoverso appartiene all’uomo e alla sua piccola presenza.

Il mare è quasi reale. Sembra paradossalmente favorire il dialogo anche a costo di non annegare. Le sue acque amniotiche risvegliano le ferite che avevi da bambino, rallentano il cuore, allungano la pelle e ti regalano lacrime indotte dalla tentazione di imporgli la vita o dal privilegio di aver assistito, da quella strana prospettiva, al tramonto del sole.

A questo punto il paese abbassa dolcemente lo sguardo, teme i giudizi, si concede un lunghissimo crepuscolo e schiude un sogno, un’immagine di una donna dal nome ebraico, una donna ad un passo di pianura dove la bellezza, la consapevolezza ed il sorriso hanno lo stesso significato.

 

 

Antonio

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FORZA … fate il vostro dovere!!!

… non potete non visitare questo sito e … VOTARLO!!!

http://www.glutenfree.altervista.org/

FORZA … fate il vostro dovere!!!

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Dalla mia cuginetta ;-)

Mi fai un favorissimo?????
Se unsi un programma per scaricare…e penso di si, visto che hai fastweb (…ce l’hai ancora??! buch!!) metti questo file zip su emule, o il programma che usi tu per scaricare????
 
Per piacere è importante, lo fai?? Ti ricordi??? Non è che ti dimentichi???
Proprio ora mettilo. dai cosi tutti lo scaricano:*
E’ nato da un "progetto" mio e di Rosangela. Siccome MariaPia (mia nipote) è celiaca (non può mangiare il glutine) ho messo su un sito su cui ci sono delle ricette senza glutine.
Per spargere la voce del sito ho pensato  di mettere le ricette su Emule o cmq sui programmi per scaricare.
Ho bisogno però dell’aiuto di tutti, perchè piu fonti ci sono piu lo scaricano.
Se ti va metttilo tra le tue condivisioni o comunque fallo girare …
 
Grazie, grazissime.
Gabri.

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Chiediamo all’Unione Europea di opporsi al partito filo pedofilo in Olanda

Appello al Governo italiano perché la Convenzione ONU sui diritti del fanciullo venga rispettata in tutti i Paesi membri dell’Unione
http://www.istitutodeglinnocenti.it
L’Istituto degli Innocenti manifesta la propria preoccupazione per quanto sta avvenendo in Olanda dove un gruppo filo pedofilo potrà partecipare alle prossime elezioni.
In forza del proprio impegno plurisecolare a fianco dell’infanzia e dell’adolescenza l’Istituto degli Innocenti sollecita il Governo italiano a farsi promotore in sede europea di un’iniziativa di denuncia di questa vicenda, richiamando i membri dell’ Unione all’applicazione e al rispetto delle norme e dei principi della convenzione ONU del 1989.
A tutte le associazioni, alle realtà e ai cittadini che si battono per promuovere una cultura favorevole all’infanzia, l’Istituto chiede di aderire e sostenere questo appello….

Per aderire inviare una mail a redazione@istitutodeglinnocenti.it
055 2037331, 324, 220

http://www.istitutodeglinnocenti.it/notizia.jsf;jsessionid=229DE5A9FE4FE8ED1ADD184928A27F35?idNot=444

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Salviamo i semi contadini

Una petizione da firmare per la salvaguardia della biodiversità rurale e per il libero scambio di semi e piante fra contadini
da Promiseland
Perché non ci può essere diritto di scambio di semi e piante fra contadini? Perché i contadini a causa della legislazione che lo proibisce devono scambiarsi tra di loro illegalmente le varietà del loro territorio o della loro tradizione, quelle che loro stessi si tramandano e sanno autoriprodursi, quelle che a volte fanno a meno dei pesticidi e resistono meglio alle avverse condizioni ambientali?

La regolamentazione del movimento dei semi che si applica in Italia, la stessa per tutte le nazioni europee, mette praticamente fuorilegge ogni seme non iscritto ai registri delle varietà ammesse alla vendita istituiti fin dal 1970. Ma con il passare degli anni dalla istituzione di questi registri, le leggi sono gradualmente diventate più restrittive al punto da non permettere nemmeno lo scambio gratuito di semi fra produttori.

Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 322 del 9 maggio 2001 rende in effetti impossibile ogni cessione o movimento di semi non registrati; mentre il trattato UPOV91 intacca il diritto di risemina dell’agricoltore, ovvero il privilegio che l’azienda agricola ha di riseminare traendo seme da una parte dei propri raccolti. D’altra parte, con l’introduzione in coltivazione delle varietà OGM si apre il rischio della impollinazione spontanea da parte di queste sulle varietà contadine che a quel punto, ibridandosi con le varietà ogm che sono brevettate, diventerebbero automaticamente di proprietà della ditta sementiera che detiene il brevetto e quindi i loro semi non potrebbero essere più riseminati.

Intanto, le varietà di pubblico dominio, ovvero quelle che sono frutto di selezioni fatte più di trentacinque anni fa e che non pagano royalties a nessuno perché sono patrimonio collettivo in quanto antiche varietà, vanno gradualmente a perdersi, cancellate dai registri europe e sono destinate alla probabile estinzione e a essere completamente sostituite da ibridi F1, i cui semi non si possono riseminare se non penalizzando fortemente la possibilità di raccolto. Oggi, oltre il 90% delle sementi delle varietà commerciali di cetrioli, cocomeri, pomodori, melanzane, zucchine, meloni e peperoni sono ibridi e meno del 3% sono le varietà più vecchie di trentacinque anni.

In alcune nazioni europee si è riconosciuta l’esistenza e la possibilità di vendita di alcune varietà storiche, recependo una parte della direttiva CEE su cui si fonda il già citato DPR 322/2001, tuttavia è stata proibita la vendita dei prodotti di quelle varietà e sono state destinate al solo uso personale. Inoltre si è chiesto una tassa annuale di registrazione che penalizza i piccoli produttori e distributori di sementi. In Italia non è stata fatta neppure questa applicazione, esponendo il nostro ricco patrimonio storico varietale di semi alla biopirateria e alla copiatura.

Inoltre le varietà moderne, sia ortive sia agrarie, sono commercializzate con l’unico scopo di favorire una agricoltura industriale e la grande distribuzione organizzata. Gli ortaggi devono essere capaci di superare raccolte meccaniche, imballaggi meccanizzati, lunghi viaggi refrigerati. Devono avere una maturazione uniforme per favorire la raccolta simultanea, dipendono dalla chimica sia per le concimazioni sia per i trattamenti fitosantari. Devono avere un bell’aspetto ma spesso mancano di un buon sapore. Non sono certo adatti per gli orti familiari e per la vendita diretta di prodotti in fattoria.

Purtroppo questo avanzare di varietà sempre più tecnologiche sembra inarrestabile, ma ciò non ha nulla a che vedere con la possibilità di far circolare ancora, e con una certa libertà, le varietà locali e tradizionali. Perchè autorizzare OGM e ibridi e allo stesso tempo ostacolare in tutti i modi la libera circolazione di semi non registrati? Dobbiamo intuire che la volontà del legislatore sia quella di eliminare ogni possibile alternativa all’industria della genetica alimentare e alle sue sementi?

Un ritorno alla biodiversità rurale nei campi invece è auspicabile, non solo per un recupero di sapori e aromi di cui le modernità sono povere, ma anche di colori e forme che rendono piacevole mangiare e per favorire il movimento del cibo locale, ovvero della vendita diretta di prodotti di fattoria. L’assurdo è invece che anche un semplice seme di pomodoro tradizionale e contadino, solo perché non registrato, diventa un seme proibito. La iscrizione nei registri di una varietà è una pratica amministrativa lunga e costosa, inaccessibile agli agricoltori, una via impraticabile per le varietà contadine. È quindi urgente togliere queste regolamentazioni e lasciare piena libertà di scambio e diffusione gratuita delle varietà storiche italiane:

  • per preservare la biodiversità rurale

  • per una agricoltura ricca e variegata

  • per il diritto alla alimentazione libera e sana

  • per riconoscere il valore della nostra civiltà contadina

Noi chiediamo:

  • l’applicazione della direttiva CEE (98/95) finora disattesa dai governi e la creazione di una lista nazionale che raccolga le varietà locali o dei territori o contadine;

  • l’iscrizione libera e gratuita su questa lista per le varietà di coloro che conservano, selezionano e diffondono questa biodiversità;

  • che i criteri di iscrizione siano adattati alle particolarità di queste varietà locali, spesso non uniformi o stabili come quelle selezionate;

  • uno spazio di libertà totale per scambi liberi di piante e sementi contadine (in quantità corrispondenti ai bisogni di una piccola fattoria), nel rispetto delle precauzioni fitosanitarie essenziali.

Partecipa alla petizione lasciando la tua firma!

VAI ALLA PETIZIONE ON LINE

Questa petizione è organizzata da:

Civiltà Contadina (Cesena)
Consorzio della Quarantina (Genova)
Damanhur (Vidracco TO)
GRTA onlus (Cesena)

e sostenuta da

http://www.lifegate.it
http://www.informationguerrilla.org

Articolo tratto da biodiversita.info


Per commentare questo articolo visita il forum di Promiseland:
La cura naturale di orti e giardini

Inserito da: Alex Barbieri.

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